IL COMPLESSO MUSEALE dell'Abbazia di San Michele Arcangelo
Il Complesso Museale dell'Abbazia di San Michele Arcangelo
Terra Murata - Procida
IlComplesso Musealeè collocato ai piani inferiori dell'Abbazia
e si articola su tre livelli. Opere d'arte sacra e non,
libri d'inestimabile valore, statue, un presepe di scuola
napoletana del XVIII secolo rendono il museo tra i più
preziosi dell'isola.
Il Presepe Napoletano
del XVIII
Il capolavoro per eccellenza dell'artigianato settecentesco
napoletano è il presepe: al primo
piano del museo ne troviamo un raro esemplare in esposizione
permanente.
Il presepe dell'Abbazia è composto prevalentemente
da pastori di scuola napoletana realizzati nel XVIII secolo,
in legno e terracotta, che indossano i costumi tipici dell'epoca,
delle province del regno di Napoli. E' possibile anche ammirare
pastori reliazzati nei secoli suggestivi in carta pesta.
La Cappella della Madonna
del Rosario
La ricchezza di statue nell'Abbazia ne testimonia l'importante
ruolo svolto sull'isola: chiesa madre ed unica fino al XVII
secolo sull'isola. Preziose statue del XVIII sono custodite
nella cappella della Madonna del Rosario.
La Cappella di San Michele
La cappella di San Michele, sede, un tempo dei confratelli
Turchini, racchiude dei preziossimi volumi appartenenti
alla grande biblioteca dell'Abbazia.
La biblioteca, fondata da Innico d'Avalos d'Aragona e da
San Roberto Bellarmino, abbati commendatari dell'isola,
custodisce oltre 8000 volumi, tra testi a stampa e manoscritti,
risalenti al XVI, al XVII secolo tra i quali spiccano preziossissimi
corali in pergamena.
Nella cappella è presente un preziosissimo organo
del XVIII realizzato dal maestro organaro napoletano Domenico
Antonio Rossi.
La Congrega dei Turchini, lasciò la sede alla fine
del XIX, avendo ereditato la cappella di San Tommaso d'Aquino
in via M. Scotti.
Don Nicola Ricci, vicario curato dell'Abbazia, alla fine
dello stesso secolo, fondò la confraternita
di San Michele che ivi attualmente risiede.
Presepe
- Esemplare di pastore
Santa Filomena
(secolo XVIII)
Cappella
di San Michele
Affreschi sul soffitto
Segreta
Sedili in legno (secolo XVIII)
Chiesa -
Lastra Tombale dei Turchini
Ossario
- Particolare
Ossario
- Statua del Cristo Morto
La Segreta
Tra
teschi e bare, si apre il luogo di preghiera detto della
segreta,un tempo cappella di
culto della confraternita dei Rossi. Affrescata
con particolari motivi floreali, addobbata da splendidi
sedili lignei del XVIII secolo, la cappella nacque per il
culto alla Madonna Addolorata che ivi fondò Sant'Alfonso
Maria dei Liguori nel 1732.
Al centro del soffitto è possibile ammirare la splendida
tela della Madonna Addolorata di Domenico Antonio Guarino
del XVIII secolo e sempre di sua creazione, la tela presente
dall'alto dell'altare.
Nel prezioso pavimento, è possibile notare una lastra
tombale che permette l'accesso alla sala sottostante, luogo
di sepoltura dei fratelli rossi.
L'Ossario
Scendendo al livello più basso,
troviamo il luogo più antico, vetusto dell'intero
complesso abbaziale: l'ossario.
Un tempo cimitero dell'isola, l'ossario ospitava una grande
fossa comune che raggiungeva, in profondità, il
livello del mare (in questa venivano "gittate"
le salme dei comuni defunti).
E' possibile ravvedere dall'alto le botole, un tempo unico
accesso a questi luoghi.
Ivi venivano lavorate le salmi di nobili, ecclesiastici
ed appartenenti alle congreghe: a questi era riservato
il diritto di sepoltura sotto il pavimento dell'Abbazia.
E' possibile ancora intravedere resti parzialmente mummificati.
E'
possibile visitare il Complesso Museale, l'Abbazia, tutti
i giorni (esclusa la domenica pomeriggio) dalle 9.45 alle
12.45 e dalle 15.00 alle 18.00, rivolgendosi all'Associazione
Culturale Millennium.
Per informazioni, clicca
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